La storia della Galleria

Un antico palazzo all’angolo tra piazza San Felice e piazza Pitti, a Firenze. All’ultimo piano abita Giovanni Poggi, storico soprintendente della città. E da quell’appartamento si accede al Corridoio Vasariano, che porta sino agli Uffizi, sulla riva opposta dell’Arno. Susanna Orlando è nata in casa, in quel palazzo, nell’inverno del 1959. E si può davvero affermare che respirò arte e bellezza fin dal primo istante. 

Susanna, poi, è figlia d’arte. Nel 1959, in realtà, Angelo Orlando (origini siciliane, da Casteltermini in provincia di Agrigento) lavorava ancora come calzolaio. Secondo la leggenda di famiglia, un giorno un cliente, a corto di contanti, lo pagò con una litografia. Angelo Orlando la espose in vetrina, fra le stringhe e i lucidi da scarpe. Era un Fattori, Angelo Orando lo vendette per ben 5 mila lire. E decise quale sarebbe stato il suo nuovo mestiere.

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Da Forte a Pietrasanta

Nel 1961 nacque la Galleria Orlando, in via del Giglio, accanto alle Cappelle Medicee. Dieci anni dopo le si affiancò, a Forte dei Marmi, nella grande piazza “dei cavallini” (i pony che trainavano piccoli calessi carichi di bimbi), la Galleria Cavour Orlando, che divenne subito famosa per le aste durante le quali, nelle sere d’estate, i turisti si disputavano opere dei grandi maestri del ‘900 italiano.

Susanna, bambina, accompagnava spesso il padre negli studi degli artisti. Racconta lei stessa che il suo primo incontro ravvicinato con un’opera d’arte fu molto “materico”. Non aveva ancora otto anni quando il babbo la portò con sé nell’atelier di un famoso pittore fiorentino, Guido Borgianni. Sul cavalletto c’era il ritratto di una donna bellissima. Al collo aveva una collana di perle realizzata con grandi gocce di pittura bianca. E, come avrebbe fatto con la panna su una torta, Susanna con un dito unì fra loro quelle gocce, in una bella e spessa linea bianca. Fu il primo quadro che, involontariamente, contribuì a far passare di mano.

Susanna comincia presto a dare una mano in galleria, a Forte dei Marmi, nella bella stagione. 

In via Carducci, al di là della piazza, c’è un piccolo fondo che ospita il magazzino della galleria. Ma quell’angolo di Forte, fino ad allora quasi periferico, sta diventando più vivo, aprono negozi, ristoranti. Il magazzino - 14 metri quadrati appena - diventerà una nuova galleria, decide Angelo Orlando. E se ne occuperà la giovanissima Susanna. È il 14 aprile del 1976.

Via le scaffalature, lo spazio viene allestito per ospitare i dipinti. GALLERIA SUSANNA ORLANDO dice l’insegna, che sarà uno dei primi e, per quasi 40 anni, dei più animati punti di riferimento per l’arte a Forte. L’inaugurazione è dedicata ad Antonio Ligabue, seguito dai nomi più affermati del ‘900 italiano, Pietro Annigoni, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Mario Sironi, Lorenzo Viani, Marino Marini, e tanti ancora. 

Nel frattempo Susanna, terminato il liceo, si iscrive all’Università (Giurisprudenza), ma soprattutto viaggia e fa pratica in grandi gallerie, da New York a Milano: osserva, e impara. E mette in pratica nella sua galleria. 

Dalla metà degli anni ‘80 la Galleria si stacca definitivamente dalla “casa madre” e definisce la propria identità autonoma, orientandosi in maniera decisa e definitiva verso l’arte contemporanea. Si susseguono le personali site specific di artisti come Raffaele BuenoBruno CeccobelliGiuseppe Chiari, Jessica Carroll, Lorenzo LazzeriAldo MondinoPiero Pizzi Cannella sono alcuni degli artisti ai quali la Galleria Susanna Orlando dedica mostre personali. 

Susanna invita gli artisti a realizzare appositamente per la sua galleria opere di piccolo formato. E loro rispondono con grande disponibilità, coinvolti dalla passione e dall’entusiasmo con cui Susanna inventa e realizza le sue iniziative. Aldo Mondino, è uno dei più affezionati; sua è l’idea di dividere i 14 metri quadrati disponibili in tre sale, la “rossa”, la “verde” e la “blu”. Si accontenterà di dipingere personalmente le pareti che avrebbero accolto le sue “Danses des jarres”.

Una mostra, in particolare, segna la svolta: è la personale di Pino Deodato, nel 1996, con cui si compie il distacco definitivo dalla tradizione del padre Angelo. E con cui si inaugura la preziosa collezione di cataloghi che, da quel giorno in poi, accompagneranno tutte le mostre e gli eventi della galleria. 

Intanto però, nel ’90, Susanna ha preso casa a Pietrasanta. Pochi chilometri da Forte, ma è un altro mondo. Al bar, in piazza, o nei (pochi) ristoranti e osterie, gli artisti, scultori soprattutto, richiamati qui da una concentrazione unica al mondo di fonderie e laboratori del marmo, si siedono a bere un “bersagliere” o a mangiare un boccone, ancora con gli abiti da lavoro indosso, infarinati di polvere di marmo, i giovani accanto ai maestri, in un miscuglio di lingue, di stili e personalità.

Oggi quella Pietrasanta non esiste quasi più. Al suo posto c’è una città più vivace, frequentatissima in ogni stagione, ricca di locali, ristoranti e gallerie d’arte.

Ed è qui che, dal 6 di luglio del 2013, Susanna svolge la sua attività. Lo “studio” di via Stagi è uno spazio ampio, dove trovano posto anche le opere di grandi dimensioni, dove è più facile sperimentare strade nuove. E dove, nel 2016, si festeggiano i primi 40 anni di attività della Galleria Susanna Orlando.

Nella primavera di cinque anni dopo, Susanna è pronta per una nuova scommessa: il 31 marzo 2018 apre ufficialmente il nuovo spazio di via Garibaldi 30, sempre a Pietrasanta. Una novità, ma anche un ritorno alle origini perché la Galleria Susanna Orlando N° 2, proprio come la storica Galleria del Forte, è un piccolo scrigno, un luogo raccolto in cui la sfida, per la gallerista e per gli artisti, è anche confrontarsi con un ambiente di dimensioni così contenute.

 

Via Stagio Stagi 12 e via Garibaldi 30, Pietrasanta (LU). Telefono +39 0584 70214
C.F. RLNSNN59A61D612N
P.IVA 01492370463

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