Press release

Art is everywhere… - art benefit- art is health- art investment -sri lanka -italian art

Art is everywhere…

Art is everywhere…
Themorning.lk
27 ottobre 2019
(PDF, 2,1 MB)

‘Art is everywhere…
27 ottobre 2019
di Dimithri Wijesinghe

You just have to look and you will see’

The eighth edition of the Collector’s Desk courtesy of the Embassy of Italy in Colombo and Saskia Fernando Gallery hosted an evening of art and art conversation curated by renowned Italian gallerist Susanna Orlando, specialising in contemporary Italian art since 1976, at Sapphire Residencies, Colombo 1.

The event featured honoured guest Ambassador of Italy to Sri Lanka and Maldives Rita Giuliana Mannella, who was responsible for extending the official invitation to Susanna to visit Sri Lanka and share her 40-plus years of art expertise.

The Ambassador quite passionately shared her love for art which in turn led to her extending an invitation to her long-time friend Susanna: “We Italians breathe art. Since the day we are born, we live in artistic surroundings.” She added that when she first visited the Embassy in Sri Lanka, the bare walls were most off-putting and she called her trusted companion to bring a piece of home to remedy the situation. Of Susanna’s visit, the Ambassador said: “Our intention is to bring to modern art the idea of contemporary art.”
We caught up with Susanna at the Ambassador’s residence to hear more about what she hopes to achieve here in the island during her visit and most importantly, to take a look at the curated 12-15 pieces of Italian art she brought with her and arranged at the Ambassador’s residence.

Susanna, being her spritely self, jumped straight into giving us a crash course on contemporary art, sharing with us that the art pieces she chose for the Ambassador’s residence were not a matter of just having art in her space; they are specifically curated to best suit Her Excellency’s sensibilities and space.

For example, the living room included art that makes you feel relaxed and helps you wind down. In the conference room, the pieces were arranged in a specific way so that the conversation will continue to flow, sharing energy that helps the room best achieve its purpose. Susanna said that she chose important Italian artists representative of current Italy.

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Susanna e Alessandro Orlando: Arts in Wonderland

Susanna e Alessandro Orlando: Arts in Wonderland

Susanna e Alessandro Orlando: Arts in Wonderland
Artngy.com
16 agosto 2019
(PDF, 5 MB)

Susanna e Alessandro Orlando: Arts in Wonderland
16 agosto 2019
di Antonio De Renzo

Lui spumeggiante, sorridente e affascinante presentatore di opere d’arte; lei sofisticata, introspettiva e colta gallerista…quasi impossibile non rimanere folgorati quando si fa la loro conoscenza, quando ti conducono nel loro mondo che profuma di colori a olio, cornici di legno e acquerelli su carta. Per incanto ti ritrovi accompagnato per mano in questo fantastico universo dalle mille forme e colori, dove tutto è possibile e, come nel più famoso romanzo di Carroll, quasi senza accorgertene, questo mondo diventa un po’ anche il tuo. 

Sto ovviamente parlando di Alessandro e Susanna Orlando, due personaggi che portano avanti con orgoglio la tradizione familiare di galleristi ed esperti d’arte iniziata a Firenze grazie al loro papà Angelo.

Le cose non accadono mai per caso e quando 20 anni fa incontrai (appunto per caso) Alessandro nella “Casa del Tramezzino” dove io lavoravo mentre studiavo e lui veniva a volte per una cena frugale, qualcosa è cambiato nella mia vita…un esperto di arte dalla personalità così forte non poteva lasciare indifferente uno come me che, da ragazzino che bigiava la scuola, preferiva visitare le mostre d’arte piuttosto che giocare ai videogiochi. Con Alessandro entrai in un mondo estraneo eppure stranamente familiare, un mondo che avevo assaporato solo dall’esterno, ma che grazie a lui riuscii a vedere dietro le quinte, dietro le scenografie patinate delle mostre: le ore necessarie per gli allestimenti, migliaia di chiodi e decine di martelli, i furgoni pieni zeppi di quadri da scaricare, e soprattutto gli studi di artisti da conoscere e visitare.

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Il beneficio dell’Arte. Il “bello” è salute

Il beneficio dell’Arte. Il “bello” è salute

Il beneficio dell’Arte. Il “bello” è salute
ArteToday.it
6 luglio 2019
(PDF, 74 KB)

Il beneficio dell’Arte. Il “bello” è salute
6 luglio 2019

Di Susanna Orlando – Cosa accade al nostro corpo quando entra in contatto con un’opera d’arte, che sia in un museo, in una galleria, in una casa privata o in uno studio d’artista?
Ho iniziato a osservare il comportamento dei miei clienti, nella piccola galleria che aprii oltre quaranta anni fa e a cogliere le sfumature dei loro sguardi e dei loro respiri. Loro scovavano le opere nascoste dietro le sedie e le scrivanie, e mi sono sempre chiesta come facevano a sapere dove le nascondevo.
Ora so che ne sentivamo il profumo.
I miei clienti non parlavano molto ma si sedevano dentro improbabili panchetti e mi sorridevano come rapiti da una pacatezza che non avevano quando ancora pochi minuti prima passeggiavano sulla strada abbagliati dalle boutique di Forte dei Marmi.
Spesso dicevano “Che opere belle!”. Senza neppure guardarle una ad una.
Ora, dopo così tanti anni di lavoro in galleria ho compreso perché.
Quando siamo circondati da opere d’arte il nostro corpo percepisce le loro vibrazioni, proiettandoci in un’altra dimensione. È una dimensione estatica, la mente si rilassa con un atto di fiducia, abbandonandosi alla ricezione del BELLO. Entriamo in una dimensione sana.

Il BELLO È SANO, IL BELLO È SALUTE

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Susanna Orlando, una gallerista dallo stile inconfondibile

Susanna Orlando, una gallerista dallo stile inconfondibile

Susanna Orlando, una gallerista dallo stile inconfondibile
Tuscany People
12 settembre 2018
(PDF, 1.2 MB)

Susanna Orlando, una gallerista dallo stile inconfondibile
12 settembre 2018
di Stefania Bacchini

Susanna Orlando è una donna ambiziosa e una gallerista dallo stile inconfondibile. Nata a Firenze, segue le orme professionali del padre. La incontriamo a Pietrasanta dove oggi è la proprietaria della Galleria Susanna Orlando.

La signora Susanna Orlando nasce all’angolo tra piazza San Felice e piazza Pitti, a Firenze. Ha respirato la bellezza fin da piccola. Che cosa le ha insegnato Firenze a livello artistico
La cosa importante dell’abitazione dove io, Susanna Orlando, sono nata era la sua posizione: la piazza San Felice all’angolo con Piazza Pitti e via Maggio e con il Corridoio Vasariano a due passi. Lì sono cresciuta respirando le glorie del Rinascimento fiorentino. Altra cosa che ha influito sulla mia formazione è stata la mia infanzia passata tra libri, cataloghi, profumo di vecchie cornici e l’odore delle botteghe dei restauratori. Questi elementi fanno parte del mio DNA.

Ha cominciato a respirare l’arte fin da piccola e già in famiglia ma poi … Come ha iniziato a fare la gallerista?
Mio padre Angelo aveva aperto nel ’68 una bellissima galleria a Forte dei Marmi. Io avevo 9 anni, e fin da subito ci portava con sé il sabato o la domenica poi, a metà degli Anni 70 decise di dare ai due figli più grandi Alessandro e me, Susanna Orlando, un piccolo spazio allora suo piccolo magazzino. Mio fratello più piccolo aveva altri progetti mentre io decisi senza indugio di seguire il lavoro di mio padre. Unendo gli studi di giurisprudenza, uno spazio di soli 2 metri x 7 e una certa ambizione di figlia d’arte ho cercato dimostrare al mondo intero che si poteva creare una leggenda anche in un luogo così piccolo e ci sono riuscita perché la Galleria Susanna Orlando ha fatto parlare di sé dandomi importanti e grandi soddisfazioni. Era il 1976.

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Vietato arrendersi

Vietato arrendersi

Vietato arrendersi
Juliet
giugno-settembre 2018
(PDF, 307 KB)

Vietato arrendersi
giugno-settembre 2018
di Tiziana Tommei

L'idea di questa intervista ha preso origine da rifles­sioni su esperienze vissute. Chi scrive è fermamente convinta che l'appartenenza di genere nel settore dell'arte contemporanea, e in Italia ancora più che all'estero, rappresenti tuttora un fattore di discrimi­nazione, dovuto in primis alla persistenza di obsoleti retaggi culturali. Si parla di questo rema soprattutto in riferimento alle artiste e molto meno per tutti gli altri ruoli. Ho scelto d'intervistare tre galleriste e direttrici di spazi espositivi: Susanna Orlando, Serena Del Soldato ed Elena Cantori; professioniste molto diverse tra loro, che trattano rispettivamente arte contemporanea, anche di storicizzati, fotografia e arte contemporanea, soprattutto emergenti. Apro con una domanda personale e chiudo con un interrogativo il cui carattere solo apparentemente generico risulta smentito dalle risposte stesse delle intervistate.

  1. Quando e perché ha deciso di lavorare come gallerista?
  2. Esiste, secondo lei, una correlazione tra genere e carriera nel sistema dell'arte contemporanea?
  3. Ritiene che, sul piano concettuale e crea rivo, il lavoro di un'artista donna si caratterizzi per aspetti propri, riferiti al genere di appartenenza e che in quanto tali si discostino da quelli di un uomo?
  4. Nel suo percorso di gallerista, ha registrato nel corso degli anni delle variazioni nell'inclinazione a lavorare con artiste donne?
  5. Quante artiste rappresenta come gallerista e in che percentuale rispetto al numero complessivo di artisti seguiti?
  6. Negli ultimi tre anni con quale incidenza ha proposto mostre di artiste e prevalen­temente con quale formula - personale, collettiva?
  7. Da un lato gli artisti, dall'altro i collezionisti: interfacciarsi, da gallerista. con una persona di sesso opposto influenza per lei approcci, atteggiamenti e rapporti?
  8. Parlando invece di critica e curatela, a suo avviso, la componente di genere in che misura e forma incide?
  9. Ha avuto occasione di imbattersi in situazioni nelle quali per la sua professione l'essere donna ha costituito uno svantaggio?
  10. La parità è un'utopia?

Susanna Orlando / Galleria Susanna Orlando. Pietrasanta

  1. Sono figlia d'arte ed è stato naturale per me fare la gallerista. Nel 1976, all'età di 17 anni, mi fu affidato un piccolo spazio, che seguivo d'estate. Nel tempo è diven­tato ilmio lavoro e ho festeggiato da poco i quarant'anni di attività.
  2. Credo sia più semplice per una donna far carriera nel sistema dell'arte che nella finanza, dove c'è meno spazio per creatività e sensibilità, inclinazioni di cui le donne sono dotate.
  3. Ho sempre ritenuto che l'opera d'arte in quanto tale sia asessuata, cioè non deve far sen­tire il sesso di chi l'ha creata, anche se concettualmente i principi sono diversi. Non devono ingannare i brandelli di abiti della Bourgeois o i suoi coltelli insanguinati.
  4. No.
  5. Due su cinque.
  6. Una nel 2014; una nel 2017; una nel 2018.
  7. Gli artisti non sono figure contrattuali qua­lunque, almeno per me. Io do una definizione al limite del divino del loro esistere e per questo mi pongo in una posizione di grande ammirazione e devozione. Questo porta a una mia debolezza e spesso non vengo rispettata e il rapporto dopo poco a volte si spezza. Con l'artista donna in genere c'è più complicità e tutto fila più liscio. Con gli artisti uomini è tutto più complicato. Ho subito molti "tradimenti" e non mi ci abituerò mai. Con i colle­zionisti c'è sempre un iniziale momento eduttivo, anche se lo scopo è la vendita o l'ottenimento di sconto da parte loro. D'altro canto con le collezioniste donne non ricordo di aver mai avuto compi icazioni !
  8. Secondo me i pregi e i difetti dei due generi si equivalgono.
  9. Molte volte, spe­cie nelle contrattazioni con uomini d'affari e quando mi ritrovo a "combattere" con coppie di collezionisti dove la signora è leggermente gelosa!
  10. Non so.

 

I 40 anni della Galleria Susanna Orlando

I 40 anni della Galleria Susanna Orlando

I 40 anni della Galleria Susanna Orlando
Collezione da Tiffany
25 agosto 2016
(PDF, 4,0 MB)

I 40 anni della Galleria Susanna Orlando
Collezione da Tiffany - 25 agosto 2016
di Nicola Maggi

Contraria al conformismo e ai luoghi comuni, Susanna Orlando è una gallerista tutta di un pezzo, ma soprattutto una donna dallo stile inconfondibile. Stile che, nel tempo, è divenuto un vero e proprio marchio di fabbrica, garantendole un successo che va avanti da 40 anni. Tanto da essere, oggi più che mai, un vero e proprio punto di riferimento per i collezionisti che animano l’estate della Versilia.

Scordatevi le pareti bianche e gli algidi neon delle gallerie cittadine più à la page. Il White Cube non è proprio nelle sue corde. La vetrina fumé della Galleria, che da due anni si affaccia sulla centralissima Via Stagio Stagi di Pietrasanta, ad un passo da Piazza Duomo, è come un portale che si apre su un mondo intimo e accogliente, al riparo dai caldi raggi del sole estivo. Un mondo rilassato, in cui la gentilezza è di casa e dove il profumo dell’arte ti allarga i polmoni per sfociare in un sospiro liberatorio.

 

Festeggia quarant'anni la galleria dei maestri dell'arte

Festeggia quarant'anni la galleria dei maestri dell'arte

Festeggia quarant'anni la galleria dei maestri dell'arte
Il Tirreno - Viareggio
5 giugno 2016
(PDF, 709 KB)

Festeggia quarant'anni la galleria dei maestri dell'arte
Il Tirreno - Versilia, 5 giugno 2016
di Adolfo Lippi

Susanna Orlando celebra a Pietrasanta il lavoro avviato dal padre al Forte: «Mi fido del mio fiuto». In mostra Pizzi Cannella, Ciulla, Bruni e Lazzeri

Si festeggiano quarant’anni della galleria d’arte Susanna Orlando a Pietrasanta. Sbicchierate di vino rosso, cesti di ciliegie, alle pareti opere di un glorioso artista romano, Piero Pizzi Cannella, che dedica un’intera mostra all’esaltazione, al sogno, alla rilettura del biblico “Cantico dei Cantici”, che già a Livorno, in Sinagoga, fece spellar le mani alla comunità israelita che lì, tra i labronici, ha un’epica leggendaria storia di antichissima convivenza.

Susanna Orlando è in Versilia fin da bimbetta. Il babbo aveva una minuscola ricercata importantissima galleria a Forte dei Marmi già negli anni '70. Lei respirava gli umori, gli effluvi, gli afrori di oli che il babbo si era portato dietro da Firenze, dove aveva frequentato Ottone Rosai e Mario Sironi, Guttuso e Aldo Mondino, i maestri e gli agitatori dell’arte quali Bruno Ceccobelli, Sandro Chia, Pino Deodato. La ragazzetta prometteva, avrebbe potuto fare la critica o la storica paludandosi di letture e ricerche. Invece si entusiasmò subito al contatto doppio: da una parte gli artisti coi loro subbugli, palpiti, adescamenti, dall’altra la clientela, quella colta e quella di mercato.

 

Viaggio al centro del bello

La conquista dello spazio

La conquista dello spazio
testo di Alessia Lupoli
Forte Magazine 2012
(PDF, 197 KB)

La conquista dello spazio
(pubblicato sulla rivista "Forte Magazine" nella rubrica "arte" di Alessia Lupoli)

Una piccola galleria. Un volo libero nell’ebbrezza dell’infinito

Basta varcare la soglia per andare alla conquista dello spazio più infinito. Lontana da tutti gli stereotipi espositivi, la Galleria Susanna Orlando è un concentrato di assoluta creatività. Pochi metri quadrati che si annullano nell’armonia delle tele appese o lasciate a terra, le une sulle altre, delle sculture di piccole e medie dimensioni che inaspettatamente si rivelano. Non c’è opera che non sia stata accuratamente scelta, che non sia il frutto di una forte emozione: la passione di Susanna è palpabile, tutto nella galleria parla di lei, dei suoi rapporti con gli artisti, della sua predilezione per le carte, per le linee morbide e le suggestioni poetiche. E così dal prezioso scrigno saltano fuori visioni di puro sentimento: un intenso olio su tela di Piero Pizzi Cannella “Bella, cuore mio”, un esotico disegno degli anni ‘90 di Aldo Mondino, una delicata ceramica di Giacomo Piussi, carte piene di giocosa ironia di Giuseppe Chiari. Appaiono sculture di Girolamo Ciulla e di Mauro Staccioli. «Nella produzione di ogni artista che amo cerco la scintilla, l’incantesimo, l’ebbrezza», afferma Susanna Orlando. «Esattamente quello che desidero trasmettere a chiunque entri nella mia galleria». Intanto sono tre gli appuntamenti che presenta nell’estate: dal 1° maggio la Vetrina di Pietrasanta si anima con quattro capolavori degli anni ‘80 di Giuseppe Chiari, mentre dal 23 giugno, in galleria, protagonista è Frank Horvat con venticinque scatti inediti della sua promenade a Carrara; dal 25 agosto spazio a Lorenzo Lazzeri e al suo “Fresco d’autore”.

Viaggio al centro del bello

Viaggio al centro del bello

Viaggio al centro del bello
Forte Magazine 2011
(PDF, 143 KB)

Viaggio al centro del bello
(pubblicato sulla rivista "Forte Magazine" nella rubrica "arte" di Alessia Lupoli)

Uno scrigno dell’arte contemporanea per ristorare gli occhi e l’anima

In questi tempi di culto estremo dell’immagine, l’opera d’arte resta uno dei pochi rifugi dello spirito, una comunicazione armonica capace di andare oltre lo spazio e il tempo, un ristoro per gli occhi e per l’anima. Una ricerca di bellezza assoluta. Entrare in una galleria significa intraprendere un viaggio. È un’esperienza che investe tutti i sensi e che mira a soddisfare un’esigenza interiore di gusto, di utopia e perfezione. Per conoscere o riconoscere la bellezza occorre, tuttavia, essere accompagnati da un esperto, il gallerista. Susanna Orlando è una tra le voci più autorevoli ed originali. La sua passione è contagiosa e “illuminante”. Accoglie nella sua galleria orgogliosa di mostrare i suoi gioielli; opere che ha attentamente selezionato, cercato e scelto. Un indirizzo ricco di suggestioni, un piccolo scrigno di tesori d’arte contemporanea. Come non restare rapiti da un disegno siamese di Omar Galliani, oppure da un dessin de feu di Bernard Aubertin del 1974. O ancora, rovistando tra le “pile” sul pavimento, da un Piccolo Pianoforte di Giuseppe Chiari o da un suo spartito del ‘72. La bellezza dell’arte non ha limite. La si può trovare nelle piccole opere così come nelle grandi; ciò che fa la differenza è la curiosità di chi vi si avvicina, il diletto, la disponibilità a lasciarsi trasportare in dimensioni sospese.
La Galleria Susanna Orlando presenta, per l’estate 2011, la personale di raffaele Bueno; apertura il 2 luglio.

“DISCORSI E SCRITTI SULL’ARTE”

L'arte di investire

L'arte di investire

L'arte di investire
Rivista elle
(PDF, 104 KB)

L'arte di investire
(pubblicato sulla rivista "elle" nella rubrica "elledenaro" di Cristina Conti)

Un bel quadro può essere anche un buon affare. Alla portata di molti, se non di tutti, Basta seguire alcune semplici regole

Seguire il proprio gusto e la propria passione; scegliere un interlocutore affidabile; puntare su artisti che hanno già avuto un riconoscimento da parte del mercato. Sono le regole fondamentali, secondo Susanna Orlando, gallerista toscana, di un investimento in opere d'arte. Che è alla portata di molti, se non di tutti.
Cosa significa investire in arte?
<<Qualunque ioera, se piace a chi la compra e ha il giusto prezzo, è un investimento. Quello che io consiglio è di acquistare artisti storicizzati e appartenenti al dibattito contemporaneo. E di rivolgersi ad una galleria seria>>.
In che senso "storicizzati"?
<<Quando si parla di storia si parla di politica, cultura, arte, musica. L'artista deve essere inserito in questa realtà, deve farne parte. E i critici d'arte, i curatori dei musei, i giornalisti danno una sorta di certificazione a questa appartenenza>>.
Come si riconosce una galleria "seria"?
<<In galleria si deve trovare un interlocutore capace di dare, a chi entra, informazioni attendibili. Il gallerista serio non insiste, ti lascia il tempo di pensare, anche riservandoti un'opera per qualche giorno, ti offre tutta la documentazione sull'opera e sull'artista, dalle quotazioni alle aste, alle partecipazioni a fiere, agli articoli sulle riviste specializzate. Una garanzia evidente poi è l'appartenenza all'associazione di categoria (Angamc, Associazione nazionale gallerie d'arte moderna e contemporanea, ndr) perché chi sgarra è fuori. E poi bisogna considerare che l'investimento è tale non al momento dell'acquisto, ma quando si decide, eventualmente, di rivendere: la galleria seria è l'unica situazione che garantisce la possibilità di rivendere l'opera dove la si è acquistata>>.
Molti però sono intimiditi davanti a una galleria d'arte e fanno persino fatica a entrare...
<<È vero, e il timore spesso è di trovare soltanto cose molto costose. Non è vero: si può iniziare a collezionare anche cominciando ad acquistare opere da 5 o 600 euro. Tutti gli artisti hanno momenti magici, quando un'idea compare in mente e la buttano giù sulla carta: si possono trovare bozzetti, carte, disegni, incisioni, anche di grandi artisti, come Viani, Sironi, Carla Accardi, a prezzi abbordabili. E sono pezzi di storia>>.
Come si sceglie l'opera da acquistare?
<<Il mio consiglio è di non fare il talent scout. È meglio che l'artista sia "quotato in Borsa", vale a dire che il suo nome si trovi nelle riviste, nelle quotazioni delle aste o nelle fiere specializzate. Non fidarsi, invece, di chi dice "è un grande artista, ha esposto a New York" (dove? In quale galleria?) o "ha vinto questo o quel premio" (non esistono premi nell'arte). E nemmeno di chi dice "è un investimento sicuro", perché l'investimento sicuro non esiste>>.
Qualche nome?
<<Se ne possono fare tantissimi. Tra i più giovani citerei Davide Nido, Tania Pistone, Jessica Carroll, Michele Chiossi, Marco Lazzeri, Nikus Lucà. Ma, in generale, tutti quelli che sono cresciuti respirando arte, che sono stati allievi di grandi maestri che spesso sono gestiti e supportati dalle gallerie storiche. Tra i nomi più consolidati, ci sono per esempio quelli di Pizzi Cannella e Ceccobelli (entrambi appartenuti al gruppo dei "Sei di Roma") e, poi, Aldo Mondino, Gilberto Zorio, Alighiero Boetti>>.
Anche nell'arte esistono le mode?
<<Sicuramente. E il consiglio è di starne alla larga. Quando in una fiera trovi più di tre stand con personali dello stesso artista, quando di un artista si parla troppo, non è il momento di compreare, perché il prezzo è falsato>>.

Il dito nell'occhio

Il dito nell'occhio - luglio 2006

Il dito nell'occhio - luglio 2006
Giornale dell'Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea
(PDF, 496 KB)

Susanna Orlando
(pubblicato sul Giornale dell'Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Conteporanea)

La Galleria Susanna Orlando di Forte dei Marmi ha festeggiato trent’anni di attività. Infatti nell’aprile del 1976, il padre Angelo – già gallerista – decide di aprire e far gestire alla figlia Susanna, appena diciottenne, un piccolissimo spazio nel centro di Forte dei Marmi. La galleria si distingue subito per le piccole ma preziose opere che presenta, all’inizio legate ai Maestri del primo Novecento come Rosai, Sironi, Dudovich, Viani, Guttuso, Maccari, poi, man mano che passavano gli anni, sempre più verso il contemporaneo. Negli appena quattordici metri quadrati si alternano infatti artisti come Deodato, Mondino, Ceccobelli, Del Pezzo, Tadini, Lodola, Peloso, Chiossi, Tomaino, Dessì, Boetti, Zorio... sia con mostre che con opere ideate appositamente per il ristrettissimo spazio espositivo. L’ultima mostra del 2005, dal titolo “Dalla A...alla M" e a cura di Chiara Guidi, è stata un omaggio ad Aldo Mondino. Con la galleria hanno collaborato critici come Chiara Guidi, Alberto Fiz, Flaminio Gualdoni. Tutto questo si può consultare nella collana “Opere preziose”, piccoli e preziosi volumetti d’arte editi dalla galleria.

Arte preziosa - Innamorata

Arte preziosa, Innamorata - 2002

Arte preziosa, Innamorata - 2002
Forte Magazine 2002
(PDF, 3,1 MB)

Susanna Orlando
(pubblicato Forte Magazine)

"Vorrei uno spazio ancor più piccolo".
Stupisce la risposta di Susanna Orlando quando le domandi qual'è il suo sogno di gallerista a Forte dei Marmi. Nell'epoca del tanto e dell'esagerato lei sogna in miniatura.
Difficile però immaginare una galleria più angusta di così: solo 14 metri quadrati - "bagno compreso", precisa Susanna - dove tele e disegni, più che esposti sono accatastati. Ovunque: contro i muri, sulla panc a, vicino al computer. Come in un magazzino (il locale era appunto il deposito della galleria paterna) il cliente deve curiosare, andare alla scoperta. E se ha occhio troverà tanti piccoli gioielli d'arte, dipinti con cornici curatissime, opere concepite ad hoc da artisti come Giò Pomodoro, Tomaino, Del Pezzo, Lazzeri, Possenti, Chiassi, Tadini.
Ed ancora, libriccini raffinati e cataloghi a bassa tiratura della collana "Opere preziose" che la galleria realizza in proprio senza ricorrere a sponsor.
Susanna Orlando festeggia il ventiseiesimo anno di attività al Forte.
La sua è la galleria più vecchia del paese.
L'evento è celebrato nel corso dell'estate con una mostra dedicata ai disegni di Aldo Mondino dal titolo "Dizionario della tauromachia". “Sono specializzata in carte e grafica - dice Susanna accarezzando l'inseparabile cane Mio, con lo sguardo di perenne innamorata dell'arte e della vita - .
Amo la leggerezza, la soavità di queste opere. Comunque non mi pongo limitazioni. Se una cosa mi piace la propongo ai miei clienti.
Quanto agli artisti, debbono essere artisti veri: non chi dipinge per diletto, ma chi all'arte dedica tutta la vita”.

 

 

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