Raffaele Bueno

 

 

Raffaele Bueno
foto di Veronica Gaido

Raffaele Bueno si é sempre firmato Raffaele. Un giorno un mio ex compagno di classe mi disse: “Vieni con me, ti porto su a Fiesole da amici. Uno dipinge.” Parcheggiammo in una specie di bosco, camminammo su un vialetto tra iris, oche, rose e polli ed entrammo in una bellissima dimora di campagna. Ci venne incontro Raffaele, con i suoi occhi celesti, il suo sorriso furbetto e una strana pipa. Cominciò a chiacchierare e mi resi subito conto che era molto, molto distratto.  I suoi quadri mi apparvero perfetti: piccoli e preziosi, figurativi e surreali, magici e sospesi nel tempo. La mostra "Micromegalico" del 2011 ha suggellato la nostra lunga amicizia. Dimenticavo!  È figlio di Xavier Bueno e nipote di Antonio. Vive, lavora e chiacchiera sempre nella stessa casa.

 

Raffaele Bueno, nato sulle colline di Fiesole nel 1945, è stato definito da Philippe Daverio “il più influente artista della sua generazione”. Pittore schivo, ma profondo, ha fatto parte del gruppo informale degli “Etruschi”, insieme a figure come Giovanni Ragusa, Sheppard Greig, Frances Lansing, Mattew Spender, Maro Gorky e Roberto Barni – con lo stesso Daverio tra i promotori. La pittura di Bueno si distingue per un’intensa densità emotiva e simbolica. Le sue opere, spesso di piccole dimensioni, racchiudono mondi vasti: microscopici teatri di umanità, colmi di colori, figure, oggetti e atmosfere. È un artista “controcorrente”, per citare Huysmans: non dipinge per vivere, ma vive per dipingere. La sua produzione è volutamente limitata – ogni lavoro nasce lentamente, nel tempo necessario a fargli prendere forma, respiro e memoria. Le sue scene, spesso bucoliche, evocano la grande villa nella campagna fiorentina dove l’artista ha sempre vissuto, ma nelle sue tele convivono anche paesaggi lontani, frutto dei suoi viaggi: dalla Toscana alla Thailandia, ogni luogo attraversato da Bueno trova espressione in una narrazione pittorica non lineare, fatta di suggestioni e ritorni interiori. Chi guarda le sue opere, entra in dialogo con l’artista, come se potesse seguirne i passi, intuire i pensieri, riconoscere ciò che ha scelto di trattenere dal mondo. Nel corso degli anni, Bueno ha esposto in numerose sedi prestigiose, tra cui la Galleria Susanna Orlando (2003), Palazzo Reale di Milano (2007) la Galleria d’Arte Studio Eclettica (2008) Carli (2016), la Srisa Gallery of Contemporary Art (2017)

 

 

 

Via Stagio Stagi 12 and via Garibaldi 30, Pietrasanta (Lucca) Italy. Telephone +39 0584 70214
C.F. RLNSNN59A61D612N
P.IVA 01492370463

Privacy and Cookies | Cookie Settings | Area riservata